
La questione israelo palestinese nel contesto di "un'epoca di desolato disordine e assenza di senso"
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi …..Io so perché …. sono un uomo senza qualità
Se mi devo dire la verità, me la dico; la vicenda d’Israele mi lascia perplesso. Non concepisco l’idea della distruzione di un popolo siano essi ebrei, ucraini, abitanti di Gaza o uiguri. Vanno ridotti in galera i delinquenti e gli assassini, giudicati e condannati.
Ascolto con attenzione i filo palestinesi ed in fondo trovo delle ragioni, certamente gli abitanti di Gaza non meritano di essere annientati.
All’opposto Israele ha tutto il diritto di esistere e non si giustifica in alcun modo l’invasione di miglia di assassini fanatici.
Allora hanno tutti ragione? Chi più chi meno! Ma quindi oltre un po’ di ragione che hanno tutti, cosa bisogna fare per capire il momento storico, individuare la fonte e trovare la soluzione?
Il metodo di indagine è quello classico: qui prodest? A CHI GIOVA tutto questo? Anzi "cui prodest scelus, is fecit", cioè "colui al quale il crimine porta vantaggi, egli l'ha compiuto".
Ci ragiono, valuto l'evoluzione sul campo e ne riparliamo al prossimo blog.
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